Al ristorante: Galateo docet

 

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La parola restaurant compare per la prima volta in un decreto dell’8 giugno 1786. Decreto che autorizzava «i trattori o ristoranti ad ospitare persone nelle loro sale e a servirvi da mangiare».

É in quel momento che nasce la table d’hôte, espressione francese che in origine significava letteralmente che il padrone della trattoria permetteva che il cliente «si sedesse alla propria tavola» per degustare certi piatti cucinati, «anziché portarseli a casa».

Lo scrittore Jean-François Revel nel volume “3000 anni a tavola”spiega: «Altri segni distinguono radicalmente il ristorante dai suoi antenati (bettola, taverna o osteria): da un lato la pulizia e perfino il lusso dell’ambiente, dall’altro il fatto di portare la grande cucina alla portata del pubblico». «Non che le osterie fossero veramente sordide, ma quali che fossero le loro qualità e i loro difetti, le osterie non erano mai lussuose. I ristoranti invece sì. I primi ristoranti saranno caratterizzati appunto dal fatto che ci si sta comodamente e in pace».

Piccole “perle” d’Etiquette per non farsi trovare impreparati:

L’uomo precede la donna entrando in un ristorante?

Sì, secondo le regole del Galateo è l’uomo che entra per primo all’interno del locale, in passato l’accompagnatore mandava un proprio uomo di fiducia a perlustrare il locale per evitare di fare cattivi incontri e mettere in pericolo la propria signora.

Oggi resta una regola valida e una cavalleria molto apprezzata dal genere femminile.

Alla dama si lascia sempre il posto migliore con la vista sulla sala. La scelta delle pietanze e del vino vengono ordinate al maître o al cameriere dall’uomo.

Se invece si è con un gruppo di amici, chi ha invitato entra per primo se la porta del ristorante o bar è chiusa, in caso contrario se aperta e con personale sulla soglia lascia il passo ai suoi invitati.

Una volta entrati all’interno del locale è l’anfitrione a rivolgersi al personale del ristorante per il tavolo prenotato e quant’altro. Gli uomini invitati attendono in piedi fino a che le signore non si sono accomodate.

In merito al menù del ristorante è di cattivo gusto presentare alla propria signora o agli ospiti presenti alla tavola di chi ha invitato una lista con i prezzi delle pietanze e dei vini, ogni ristorante di classe dovrebbe preoccuparsi di stilarne una senza prezzi.

L’attenzione del cameriere non si richiama a voce, ma con un cenno discreto.

Chi assaggia per primo il vino?

L’assaggio del vino è di competenza del Sommelier o della persona presente alla tavola ritenuta più esperta in materia.

Si inizia a mangiare quando tutti i commensali sono stati serviti così come insegna il Galateo.

Al termine della serata chi invita lascia il proprio posto con discrezione e si reca alla cassa per saldare il conto.

Nel caso si decida di pagare al tavolo è buona educazione non soffermarsi sul numero delle pietanze e dei prezzi, dopo aver visualizzato il totale si paga ricordandosi di lasciare una mancia per il servizio ricevuto come Galateo docet.

All’uscita del ristorante è l’uomo che cede il passo alla donna e ai propri invitati.

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A cura di Eleonora Miucci

Illustrazione di Daniele Davitti