Secondo appuntamento dedicato alle buone maniere per celebrare la festa delle donne.

Oggi 8 marzo dedico questo secondo post sul bon ton a tutte noi donne, un omaggio per celebrare la forza, la determinazione, l’eleganza, la creatività, la dolcezza e la consapevolezza di ciascuna donna.

Nel precedente appuntamento un vademecum sul bon ton femminile chiudeva il mio articolo in merito, in questo secondo rendez-vous vi parlerò di Galateo in pubblico, come si comporta una signora ben educata in società e nelle varie occasioni di vita.

 

           

Bon ton in pubblico: atteggiamento composto e rispetto delle regole.

 

Per la strada una vera signora adotta discrezione e riservatezza, non ancheggia, non fuma, non adotta vestiario volgare ed eccentrico, non si specchia nelle vetrine, non si ritocca il trucco, non fischietta, non si ferma a parlare con le amiche nei punti di passaggio, se ha fretta non corre e non ostenta nervosismo, se viene urtata, accetta le scuse e in caso contrario si scusa con gentilezza. Se riceve complimenti evita di rispondere o girarsi verso l’interlocutore, si limita a tirare dritto senza sorridere.

 

  • Ovunque si trovi, una vera lady osserverà sempre in modo scrupoloso le regole di Galateo, tenendo un atteggiamento composto e ordinato. Per la strada riservatezza e discrezione è una regola più che valida. Viviamo in un mondo dove purtroppo i pericoli sono all’ordine del giorno, camminando si possono incontrare malintenzionati per questo è bene adottare il buon senso, ricordando che non si rivolge la parola a sconosciuti nè si cerca alcun contatto se non strettamente necessario. Se si è di fretta e si adotta un passo veloce si avrà l’accortezza di chiedere permesso alle persone che si presentano sul nostro cammino, senza dare spinte e chiedendo scusa con un tono di voce basso. Se ci si ferma davanti ad una vetrina affollata di gente, non si chiedono informazioni sui prezzi o pareri in merito, si aspetta semplicemente il proprio turno. Se si ha bisogno di un’informazione meglio rivolgersi ad un vigile o consultare il proprio smart phone, una donna moderna è sempre al passo coi tempi anche in fatto di tecnologia. ‘Per piacere’ e ‘Grazie’ sono le due paroline magiche per non risultare sgarbate. Se ad un passante cade un oggetto, la signora si limiterà ad avvertire l’interessato. In caso di pioggia si sta attente a come utilizzare l’ombrello e come riporlo per non dare fastidio ai passanti, se è aperto si alza nel passare vicino a una persona, prima di entrare in un bar o negozio si chiude avendo l’accortezza di non spruzzare i passanti, infine lo si ripone nel portaombrelli. In tram o in metro facciamo attenzione a non intralciare il passaggio. In caso di giornate uggiose meglio adottare calzature consone alla pioggia, ricordando di pulirci accuratamente le scarpe prima di entrare in un luogo pubblico o privato.

In auto guida con attenzione rispettando i limiti di velocità, evitando di gesticolare o parlare al cellulare. Per telefonate importanti usa il viva voce o gli auricolari.

  • I posti in auto hanno regole di Galateo ben precise. Se il guidatore è un uomo e in auto devono salire moglie e suocera, quest’ultima siederà davanti e la moglie dietro, idem per un’amica. Nel caso di un amico uomo o suocero, la regola non cambia, lui siederà davanti e la moglie dietro. Una donna ben educata in auto con il compagno non lo distrae dalla guida con inutili discussioni o manifestazioni di affetto, non dà consigli sulla guida distraendo il conducente.

Il gergo: una persona ben educata adotta un linguaggio pulito e chiaro, saluta sempre in modo garbato e in una conversazione evita parole straniere e intercalari scurrili. La simpatia non si evince da un lessico triviale, anzi utilizzarlo rappresenta e dimostra agli altri ciò che si è: in realtà una persona poco educata.

  • Saper parlare: alla domanda ‘Come sta?’ si risponde con un generico ‘Bene, grazie e Lei? Non è buona educazione dare informazioni sul proprio stato di salute fisica, sopratutto quando non si ha un rapporto confidenziale con l’interlocutore. E’ bene sapere che alcune formule di cortesia corrispondono a un semplice saluto cordiale. La signora logorroica non risulta mai di buon gusto, la sua esuberanza verbale può dare noia e mette in imbarazzo, quindi è cosa saggia saper moderare il tono di voce e la conversazione. In ufficio una donna che lavora tra uomini utilizza un gergo garbato, evitando un linguaggio ‘anticonformista’ per mostrarsi più sicura e autoritaria, al contrario questo tipo di atteggiamento è sinonimo di insicurezza. Si può apparire sicura si sé usando un lessico educato. Per risultare persone gradevoli occorre adottare un comportamento gioviale e piacevole, perché gli altri cerchino la nostra compagnia è bene mettere da parte l’egoismo e un certo vittimismo che crea una sorta di solitudine e di isolamento dagli altri.

 

 

Essere donna è una cosa meravigliosa, una donna può avere diversi ruoli: figlia, sorella, amica, moglie, madre, suocera, nonna, imprenditrice e tanto altro, e la consapevolezza e la forza interiore di vivere intensamente con gioia e amore ogni momento della sua vita.

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A presto!

Madame Eleonora

Illustrazione di Daniele Davitti tratta dal libro Invitare con Stile. Il Galateo di Madame Eleonora